Ho passato buona parte della giornata sul divano, ad ascoltare vecchi 33 giri che ho trafugato da casa dei miei; mi sentivo strano e così, come i cani e le capre, mi sono messo in un angolo a leccarmi le ferite.
Adesso è notte di nuovo e tutti i miei ricordi veri e falsi mi cadono addosso come stelle buie: non avrei mai pensato di diventare un uomo... così. Avevo tanti pensieri su di me, quand'ero un ragazzino; ma neppure nelle fantasie più spericolate avrei pensato di essere un disoccupato quasi-mantenuto mezzo-alcolizzato parzialmente-anoressicobulimico magro-ossuto gay-pendolare. Che sorpresa, la vita, né?