Nell'orto dei miei c'è un pergolo di uva Bacò.
Lo ha messo in piedi mio padre, ci ha sistemato sotto un ciocco di legno a mo' di tavolino, un po' di vecchie sedie. È un bel posto dove riposarsi un po'.
Anche perché dai tralci scendono bellissimi grappoli violetti, con questi acini rotondi che quasi fanno fastidio nella loro ottusa regolarità-
e a me piace star seduto là sotto, ascoltare i grilli, allungare una mano e cogliere quegli acini acidi e dolci.
Peccato che mi sento proprio che sto morendo- altrimenti sarebbe davvero divertente.
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venerdì 22 luglio 2011
venerdì 10 giugno 2011
Abre tus ojos
E così, anni fa, passavo le notti ad immaginarmi che bello sarebbe stato partecipare ad un concerto di Mina e adesso:
adesso mi perdo a pensare se posso o no andare a vedere i TeenAngels a Roma.
Voglio dire, i TeenAngels: quella specie di boy-and-girl-band che hanno tirato fuori gli argentini da una telenovela.
Probabilmente è uno degli ultimi stadi della mia rovina come essere umano socialmente rilevante, ormai sono del tutto regredito al livello di un adolescente vecchio: un drop-out, un fallito insomma.
Però... però... questo concerto... ah, davvero! Da spararsi un colpo dopo averlo visto. Io ci vado, sì, mi sa- anche senza nessuno che mi accompagni.
Perché, se ci penso davvero bene, nessuno mi ha mai accompagnato da nessuna parte dove volessi andare.
adesso mi perdo a pensare se posso o no andare a vedere i TeenAngels a Roma.
Voglio dire, i TeenAngels: quella specie di boy-and-girl-band che hanno tirato fuori gli argentini da una telenovela.
Probabilmente è uno degli ultimi stadi della mia rovina come essere umano socialmente rilevante, ormai sono del tutto regredito al livello di un adolescente vecchio: un drop-out, un fallito insomma.
Però... però... questo concerto... ah, davvero! Da spararsi un colpo dopo averlo visto. Io ci vado, sì, mi sa- anche senza nessuno che mi accompagni.
Perché, se ci penso davvero bene, nessuno mi ha mai accompagnato da nessuna parte dove volessi andare.
venerdì 17 dicembre 2010
I vetri son chiusi, volendo si può
E se non fusse el mal, me metarìa fora al giazo, sararìa i oci e s-ciào.
Só cussì stufo che non gò gnanca pì vojia de vardare i òmeni, cuerti o descuerti, beli o bruti. Sto qua, scolto dò o tre semàde e speto che me vegna sòno.
Só stufo.
Gò remetúo tuto en tel cesso, e desso bevo bira e vin, e spero che un'anima bóna vegna a portarme via, a darme un baso e dirme che tuto va ben, che xe ancora tuto a posto, tuto giustà.
Ma mi sò che no xe vero: le case xe drío 'ndare a tochi, mi sò un omo finío...
ghe mancava solo che la nève.
Come quela volta che caminava con l'ombrela rente casa tua, che te sercava ma ti non te ghe gieri; e l'amore che te voleva me tegnèva al caldo.
Bei tempi, queli.
Só cussì stufo che non gò gnanca pì vojia de vardare i òmeni, cuerti o descuerti, beli o bruti. Sto qua, scolto dò o tre semàde e speto che me vegna sòno.
Só stufo.
Gò remetúo tuto en tel cesso, e desso bevo bira e vin, e spero che un'anima bóna vegna a portarme via, a darme un baso e dirme che tuto va ben, che xe ancora tuto a posto, tuto giustà.
Ma mi sò che no xe vero: le case xe drío 'ndare a tochi, mi sò un omo finío...
ghe mancava solo che la nève.
Come quela volta che caminava con l'ombrela rente casa tua, che te sercava ma ti non te ghe gieri; e l'amore che te voleva me tegnèva al caldo.
Bei tempi, queli.
venerdì 10 dicembre 2010
Sulla brezza dell'alba, ti farà brillar come il sole
E dove siete tutti?
Dormite, ora che sono debole, ora che il barattolo dello zucchero è così svitato...
Non so chi vorrei essere, ma di certo non volevo essere questo relitto umano, intrappolato tra il più bolso cattolicesimo e un inutile soffio di libertà.
Salve regina, madre di tutte le troie: mi vuoi dare il bacio delle pompinare e lasciarmi andare in pace?
Sono stanco di mangiare arance e mandarini.
Dormite, ora che sono debole, ora che il barattolo dello zucchero è così svitato...
Non so chi vorrei essere, ma di certo non volevo essere questo relitto umano, intrappolato tra il più bolso cattolicesimo e un inutile soffio di libertà.
Salve regina, madre di tutte le troie: mi vuoi dare il bacio delle pompinare e lasciarmi andare in pace?
Sono stanco di mangiare arance e mandarini.
venerdì 19 novembre 2010
Anche il mio cane si fa forza
Il segreto per sopravvivere su Facebook? Non avere amici.
Oppure- avere amici ma che siano famosi: così non avranno tempo di rispondervi e voi potrete godere del piacere di farvi la vita degli altri senza che loro vogliano farsi la vostra.
E io che sogno di fuggire via... e andare: lontano?
Vorrei piuttosto vomitare, e vomitare ancora. Più lontano di così:
nell'attesa che questa corrente neurochimica si spenga per sempre.
E tutta la mia storia, e i miei poveri amori e i miei pochi amici.
Oppure- avere amici ma che siano famosi: così non avranno tempo di rispondervi e voi potrete godere del piacere di farvi la vita degli altri senza che loro vogliano farsi la vostra.
E io che sogno di fuggire via... e andare: lontano?
Vorrei piuttosto vomitare, e vomitare ancora. Più lontano di così:
nell'attesa che questa corrente neurochimica si spenga per sempre.
E tutta la mia storia, e i miei poveri amori e i miei pochi amici.
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venerdì 12 novembre 2010
E allora io quasi quasi prendo il treno
Quel che scende deve risalire.
Magari no, ma ci vuole così poco...
un po' brucia, ma non è un gran male.
Galaxy galaxy portami via. Portami via.
Portami via! Per pietà, non mi lasciare-
qui. solo. un. attimo. di. più.
Magari no, ma ci vuole così poco...
un po' brucia, ma non è un gran male.
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Portami via! Per pietà, non mi lasciare-
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venerdì 5 novembre 2010
Al centro del mio cuore ci sei solo tu
E mentre me ne sto accoccolato su questa sedia girevole, mi si rivoluziona tutto intorno.
I pensieri di un decennio fa, pensieri che ho cercato di uccidere sul nascere. Eccoli qua!
Tu, che non so nemmeno dove sei; tu che sicuramente non sai neppure più chi io sia-
per un attimo, di nuovo, al centro del mio cuore ci sei tu- al centro del mio cuore, del mio cazzo, della mia bocca.
Ma dove sei? Sei ancora vivo- sei forse morto?
Se fossi morto, vorrei tanto piangerti. E in fondo, senza saper nulla, vorrei piangere anche adesso .
I pensieri di un decennio fa, pensieri che ho cercato di uccidere sul nascere. Eccoli qua!
Tu, che non so nemmeno dove sei; tu che sicuramente non sai neppure più chi io sia-
per un attimo, di nuovo, al centro del mio cuore ci sei tu- al centro del mio cuore, del mio cazzo, della mia bocca.
Ma dove sei? Sei ancora vivo- sei forse morto?
Se fossi morto, vorrei tanto piangerti. E in fondo, senza saper nulla, vorrei piangere anche adesso .
venerdì 22 ottobre 2010
Mi troverà bruttissima senza le scarpe, senza le collane
"Ma come ho potuto perdere quest'occasione?"
Vago nella notte con il mio lettore mp3 che mi sfonda le orecchie nel tentativo di dar vita di nuovo al mio cervello.
Non conosco la differenza fra una notte tersa di primo autunno e una notte alcolica di pieno inverno- perciò mando giù altri due bicchieri di vino e prego le mie piccole divinità di sostenermi perché... non ho un amore che non sia Hamham e però nei miei tanti pensieri di ricordi ci sono troppe persone che stringerei fino a piangere.
In questa strana vita che mi sfugge, vedo che non sono solo ma isolato da tanti; vorrei, vorrei... ma non vuoi? Che se poi mi stringi forte: sentirai le mie ossa.
Gazpacho, gazpacho... e il piccolo principe riccio.
Ahi-
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venerdì 15 ottobre 2010
Hay un lugar al que me voy cuando estoy triste
Sarei stato un compositore decente?
Sono una casalinga accettabile?
Sono abbastanza sveglio da non domandarmi mai più niente di simile?
Non sono poi così bravo a cantare- sono sciatto, come in qualunque altra cosa.
Ora vorrei solo...
A quest'ora, mi accontenterei di un cornetto caldo e di un bacio.
Sono una casalinga accettabile?
Sono abbastanza sveglio da non domandarmi mai più niente di simile?
Non sono poi così bravo a cantare- sono sciatto, come in qualunque altra cosa.
Ora vorrei solo...
A quest'ora, mi accontenterei di un cornetto caldo e di un bacio.
venerdì 3 settembre 2010
Aspetta ancora un giorno solo
Come uno di quei cattivi schizzati dei telefilm, me ne sto nella mia poltroncina ad ascoltare l'opera.
Penso al mio amico fra gli amici che dopodomani prenderà un aereo e andrà in Portogallo a vivere una nuova avventura. E io che non gli ho mai detto... meglio così.
Penso alla luna che ho visto prima chiudendo gli scuri, e alle nuvole d'acqua, che sono molto meglio delle nuvole di acido su Venere e mi sento tutto sommato contento di essere nato su questo sasso umido.
Poi penso a tutto, e mi sento un poco a disagio- vorrei essere un lupo mannaro. O forse è solo il brandy da pochi soldi.
Penso al mio amico fra gli amici che dopodomani prenderà un aereo e andrà in Portogallo a vivere una nuova avventura. E io che non gli ho mai detto... meglio così.
Penso alla luna che ho visto prima chiudendo gli scuri, e alle nuvole d'acqua, che sono molto meglio delle nuvole di acido su Venere e mi sento tutto sommato contento di essere nato su questo sasso umido.
Poi penso a tutto, e mi sento un poco a disagio- vorrei essere un lupo mannaro. O forse è solo il brandy da pochi soldi.
mercoledì 1 settembre 2010
'Til the beat falls apart in the sunlight
E in onore di questo blog, nella notte in cui le sere d'agosto di quest'anno finiscono, una canzone.
Confuso, confido nei sogni, in Mina, in Gazpacho. Un augurio a tutti che l'autunno d'inverno che arriva ci spinga tutti più vicini per trovarci caldi stretti insieme nel freddo di fuori.
みんなを愛しているよ.
Confuso, confido nei sogni, in Mina, in Gazpacho. Un augurio a tutti che l'autunno d'inverno che arriva ci spinga tutti più vicini per trovarci caldi stretti insieme nel freddo di fuori.
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lunedì 30 agosto 2010
I'm marvellous
Poi le cose finiscono, e non resta niente: un pensiero, un ricordo e qualche voglia.
Così Riccardo in realtà è Carlo, ma lo vorrei lo stesso su di me; Stefano è simpatico e mi ha abbracciato salutandomi e chiedendomi se non ci saremmo rivisti mai più. Eravamo tutti e due ubriachi?
La notte che la festa finisce mi avvilisce e non mi rimane che stringere l'aria fredda dell'autunno che mi spinge via verso nuovi tempi, nuove persone. Però-
Io non ci sono stato male in quest'estate. Peccato per la mia vecchiezza e per l'inconcludenza- Amen.
Così Riccardo in realtà è Carlo, ma lo vorrei lo stesso su di me; Stefano è simpatico e mi ha abbracciato salutandomi e chiedendomi se non ci saremmo rivisti mai più. Eravamo tutti e due ubriachi?
La notte che la festa finisce mi avvilisce e non mi rimane che stringere l'aria fredda dell'autunno che mi spinge via verso nuovi tempi, nuove persone. Però-
Io non ci sono stato male in quest'estate. Peccato per la mia vecchiezza e per l'inconcludenza- Amen.
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mercoledì 25 agosto 2010
Your fates are vicious and they're cruel
Un'altra notte di luna piena mi fa pensare al mio corpo e al mio sesso. Un richiamo? Forte e insinuante, sotto i campi pieni di umidità e granturco maturo, nei fossi stagnosi, sugli argini popolosi di grilli: la luce della luna è il mio rivale, scivola nelle fessure e mi viene a trovare.
Io che ho il sesso l'ho fatto a ventiquattro anni suonati, quando avevo già provato tutto l'inutile dell'età adulta. Dare un dolcetto di pasticceria a chi si è mangiato quindici frullati industriali.
Un gran vuoto mi lascia ogni volta la luna, una gran sete e una gran fame che non è di vampiro solo o di lupo mannaro. E la disperazione, che tengo distillata in una fiala mescolata tra le altre insignificanti, vibra e vorrebbe spaccare il vetro e sperdersi su tutto per- meglio non dirlo, che forse si calmerà così, senza far nulla.
Eccetto questo post
Io che ho il sesso l'ho fatto a ventiquattro anni suonati, quando avevo già provato tutto l'inutile dell'età adulta. Dare un dolcetto di pasticceria a chi si è mangiato quindici frullati industriali.
Un gran vuoto mi lascia ogni volta la luna, una gran sete e una gran fame che non è di vampiro solo o di lupo mannaro. E la disperazione, che tengo distillata in una fiala mescolata tra le altre insignificanti, vibra e vorrebbe spaccare il vetro e sperdersi su tutto per- meglio non dirlo, che forse si calmerà così, senza far nulla.
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lunedì 23 agosto 2010
Come in ogni ora, come in ogni pianto
Vai a sapere perché i lampioni di questa strada di spengono e si riaccendono di tanto in tanto: ci sarà un ordine? Francamente, non me la sento di sedermi in giardino con un cronometro e un foglio di appunti... chiamatemi "pigro", se volete.
Ora che si sono spente tutte le luci, mi sento nascosto e indifeso nel buio lattiginoso della pianura estiva; il solito cane amico mio che urla in lontananza, sempre più bolso.
Ogni tanto guardo il muro e cerco il riflesso di qualcuno, ma è solo ora di dormire.
Ora che si sono spente tutte le luci, mi sento nascosto e indifeso nel buio lattiginoso della pianura estiva; il solito cane amico mio che urla in lontananza, sempre più bolso.
Ogni tanto guardo il muro e cerco il riflesso di qualcuno, ma è solo ora di dormire.
venerdì 13 agosto 2010
Se fossi più simpatica, sarei meno antipatica
Una delle cose belle dell'uomo con cui sto?
Ti scopa anche se stai sopra.
Sembra una cosa scema, ma non lo è. La posizione volgarmente detta "smorzacandela" (c'è sempre qualcosa di avvilente nella terminologia sessuale... maledetti cristiani sessuofobici) in qualche modo attribuisce a chi sta sopra un ruolo "attivo"- e invece no, la cosa bella è che spinge da sotto, sempre lui.
A me non piace star sopra: perciò, ben venga chi spinge comunque.
Però- boh boh boh... magari se ogni tanto riuscissi a spingere un po' anch'io.
Impossibile, neh?
Già.
Se il quadro fosse tondo...
Ti scopa anche se stai sopra.
Sembra una cosa scema, ma non lo è. La posizione volgarmente detta "smorzacandela" (c'è sempre qualcosa di avvilente nella terminologia sessuale... maledetti cristiani sessuofobici) in qualche modo attribuisce a chi sta sopra un ruolo "attivo"- e invece no, la cosa bella è che spinge da sotto, sempre lui.
A me non piace star sopra: perciò, ben venga chi spinge comunque.
Però- boh boh boh... magari se ogni tanto riuscissi a spingere un po' anch'io.
Impossibile, neh?
Già.
Se il quadro fosse tondo...
giovedì 12 agosto 2010
Vanno in giro da soli con la notte tra i denti
Certamente avrei potuto incontrarti tre o quattro secoli fa in quella villa alla curva del piccolo fiume.
Tra le edere, i cespugli, i fiori selvatici mi perdo a cercare te e me nascosti dalle colonne dell'ingresso, alla luce delle candele... una festa, un cantante e due archi, un liuto.
Mi scivoli fra le mani sorridendo senza capire che sono mesi che ti guardo e che fuori, tutto è buio e ci sono così tanti fossi che uno andrà bene per sdraiarci insieme.
E anche stasera sorridi e basta, senza neppure vedermi davvero: io seduto qui, tu là, e di nuovo non succede nulla. Te ne vai, nell'ombra dei pannelli di fórmica che dividono il palco dalla zona privata, scivoli via di nuovo senza sentire che sono secoli che ti guardo, che fuori è tutto buio...
Tra le edere, i cespugli, i fiori selvatici mi perdo a cercare te e me nascosti dalle colonne dell'ingresso, alla luce delle candele... una festa, un cantante e due archi, un liuto.
Mi scivoli fra le mani sorridendo senza capire che sono mesi che ti guardo e che fuori, tutto è buio e ci sono così tanti fossi che uno andrà bene per sdraiarci insieme.
E anche stasera sorridi e basta, senza neppure vedermi davvero: io seduto qui, tu là, e di nuovo non succede nulla. Te ne vai, nell'ombra dei pannelli di fórmica che dividono il palco dalla zona privata, scivoli via di nuovo senza sentire che sono secoli che ti guardo, che fuori è tutto buio...
mercoledì 11 agosto 2010
Mi sembra di star sulla luna: non voglio pensare più a te!
Trotterellavo curioso di vedere quanti superstiti ballerini senza mestiere si sarebbero presentati questo martedì sera d'agosto sulla pista di mattonelline povere da ballo, al suono della musica pop-cheap-remix-tunztunz; credo ci sia stato un picco di quindici persone e poi a calare, fino al grandioso finale in sei (più o meno), ma "tutti amici", Miss Linda dixit. Ho ucciso sul nascere un'obiezione perché il gioco funziona così, mi pare d'aver capito.
Io sempre più Bertè, sempre più solo, sempre più appestato perché la solitudine è contagiosa (è la verità, state lontani da noi soli, distruggiamo le vostre reti sociali come le tarme i maglioni).
Ma quei due ragazzi arrivati a mezz'ora dalla fine, così belli e persi uno nell'altro- che mentre si baciavano, mi si è stretto lo stomaco e ho fatto finta di niente. Pensavo alla prima volta che ho visto due maschi baciarsi e, curiosamente, non ho pensato alla prima volta che è successo a me.
Avrei quasi bussato a quella porta trasparente fatta d'aria ma poi- di nuovo, il gioco non va avanti in questo modo: "senza invito, non entra nemmeno la luna..."
Io sempre più Bertè, sempre più solo, sempre più appestato perché la solitudine è contagiosa (è la verità, state lontani da noi soli, distruggiamo le vostre reti sociali come le tarme i maglioni).
Ma quei due ragazzi arrivati a mezz'ora dalla fine, così belli e persi uno nell'altro- che mentre si baciavano, mi si è stretto lo stomaco e ho fatto finta di niente. Pensavo alla prima volta che ho visto due maschi baciarsi e, curiosamente, non ho pensato alla prima volta che è successo a me.
Avrei quasi bussato a quella porta trasparente fatta d'aria ma poi- di nuovo, il gioco non va avanti in questo modo: "senza invito, non entra nemmeno la luna..."
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mercoledì 4 agosto 2010
I wasn't born for the rose and pearl
Tirava il vento e pioveva, ma sotto la tenda non arrivava nulla e mi divertivo di più a ballare con quell'aria da temporale che aveva rimandato già tanti a casa e che mi fa sempre sentire così al mio posto.
Una volta tanto non ero l'unico a battere il tempo da solo con l'aria demente e mentre mi guardo attorno, svagato, un ragazzo moro con i ricci, gli occhi neri e quel sapor mediorientale... balla e ride, come se la musica gli parli e lo faccia divertire in un modo tutto suo. È nel gruppo degli amici di Davide, uno di loro mi riconosce e mi viene a salutare, convinto che io mi ricordi di lui- purtroppo no, ma non importa, sono più magro e più stronzo che mai, e mi unisco a loro.
Ad averlo così, a due metri, quel ragazzo strano che mi ricorda tanto ´Eemlich, fa urlare una parte nascosta dentro di me che darei un braccio e una gamba per stare un attimo con lui davvero e sentire la sua stessa musica.
Ma: il resto di me è ormai molto più saggio e sa che "don't wish, don't start: wishing only wounds the heart": mi affogo un poco da solo e dimentico ballando finché non finirà la musica di tutti.
Una volta tanto non ero l'unico a battere il tempo da solo con l'aria demente e mentre mi guardo attorno, svagato, un ragazzo moro con i ricci, gli occhi neri e quel sapor mediorientale... balla e ride, come se la musica gli parli e lo faccia divertire in un modo tutto suo. È nel gruppo degli amici di Davide, uno di loro mi riconosce e mi viene a salutare, convinto che io mi ricordi di lui- purtroppo no, ma non importa, sono più magro e più stronzo che mai, e mi unisco a loro.
Ad averlo così, a due metri, quel ragazzo strano che mi ricorda tanto ´Eemlich, fa urlare una parte nascosta dentro di me che darei un braccio e una gamba per stare un attimo con lui davvero e sentire la sua stessa musica.
Ma: il resto di me è ormai molto più saggio e sa che "don't wish, don't start: wishing only wounds the heart": mi affogo un poco da solo e dimentico ballando finché non finirà la musica di tutti.
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sabato 31 luglio 2010
Ma quando dico: "amore", chi si accontenta muore
In una notte così, tutta limpida e piena di stelle, al finire di luglio- che in questa pianura umida e afosa è come un miracolo.
In una notte così, non si poteva rimanere a casa. A ballare, sotto i fari e le follie degli sconosciuti compagni di ventura su una pista di cemento da quattro soldi.
Proprio come dice Miss Linda, siamo proprio bravi.
In una notte così- e quante notti così mi sono perso in tanti anni?
Ho da ballare una vita intera sprecata.
In una notte così, non si poteva rimanere a casa. A ballare, sotto i fari e le follie degli sconosciuti compagni di ventura su una pista di cemento da quattro soldi.
Proprio come dice Miss Linda, siamo proprio bravi.
In una notte così- e quante notti così mi sono perso in tanti anni?
Ho da ballare una vita intera sprecata.
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mercoledì 28 luglio 2010
L'ingenuità di un sorriso farcito di "sì" che mi solletica
L'incontro fortuito con Miss Linda nella passeggiata, l'aria fresca e io che un po' la birra cominciavo a sentirla.
Miss Linda, infreddolita ma gentile e affabile come si vorrebbe sempre trovare in una persona conosciuta solo dal palco, si avvicina, ci offre un po' di sambuca che stava bevendo per scaldarsi- e poi: "siete insieme?" Mi aspettavo la domanda ma tergiverso sorridendo e tu, sicuro di te stesso rispondi, novella sincera Fiordiligi, "amici". E io annuisco tutto disarticolato e buffo e ti guardo come un bimbo che ripete le parole che gli s'imboccano.
Poi, a chiosa, aggiungiamo a turno che i nostri ragazzi stanno tutti e due da un'altra parte.
E i nostri pensieri in quel momento non avrebbero potuto essere più lontani.
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