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martedì 29 marzo 2011

You make me feel brand new

Quando pensavo di avere qualcosa da fare nella vita, era solo una stupidaggine.

Adesso che sono sicuro di non aver più nulla da fare, è tutto così serio: così triste.

Bulimia, bulimia, portami via- ma ci metterai più anni di quelli che mi restano da vivere, inutile disgraziata. Così, non ci sono pensieri nuovi né vecchi, non c’è gente non c’è aria non c’è cibo non c’è sesso.

Per averti qui e sentirti tra le mani, mi inventerei di essere ancora vivo. E in questo buio, sfiorando le mie ossa così fragili e così belle, mi sento perso nell’estasi.

venerdì 17 dicembre 2010

I vetri son chiusi, volendo si può

E se non fusse el mal, me metarìa fora al giazo, sararìa i oci e s-ciào.
Só cussì stufo che non gò gnanca pì vojia de vardare i òmeni, cuerti o descuerti, beli o bruti. Sto qua, scolto dò o tre semàde e speto che me vegna sòno.
Só stufo.
Gò remetúo tuto en tel cesso, e desso bevo bira e vin, e spero che un'anima bóna vegna a portarme via, a darme un baso e dirme che tuto va ben, che xe ancora tuto a posto, tuto giustà.
Ma mi sò che no xe vero: le case xe drío 'ndare a tochi, mi sò un omo finío...
ghe mancava solo che la nève.
Come quela volta che caminava con l'ombrela rente casa tua, che te sercava ma ti non te ghe gieri; e l'amore che te voleva me tegnèva al caldo.
Bei tempi, queli.

venerdì 5 novembre 2010

Al centro del mio cuore ci sei solo tu

E mentre me ne sto accoccolato su questa sedia girevole, mi si rivoluziona tutto intorno.

I pensieri di un decennio fa, pensieri che ho cercato di uccidere sul nascere. Eccoli qua!
Tu, che non so nemmeno dove sei; tu che sicuramente non sai neppure più chi io sia-
per un attimo, di nuovo, al centro del mio cuore ci sei tu- al centro del mio cuore, del mio cazzo, della mia bocca.

Ma dove sei? Sei ancora vivo- sei forse morto?
Se fossi morto, vorrei tanto piangerti. E in fondo, senza saper nulla, vorrei piangere anche adesso .

venerdì 22 ottobre 2010

Mi troverà bruttissima senza le scarpe, senza le collane

"Ma come ho potuto perdere quest'occasione?"

Vago nella notte con il mio lettore mp3 che mi sfonda le orecchie nel tentativo di dar vita di nuovo al mio cervello.
Non conosco la differenza fra una notte tersa di primo autunno e una notte alcolica di pieno inverno- perciò mando giù altri due bicchieri di vino e prego le mie piccole divinità di sostenermi perché... non ho un amore che non sia Hamham e però nei miei tanti pensieri di ricordi ci sono troppe persone che stringerei fino a piangere.
In questa strana vita che mi sfugge, vedo che non sono solo ma isolato da tanti; vorrei, vorrei... ma non vuoi? Che se poi mi stringi forte: sentirai le mie ossa.
Gazpacho,  gazpacho... e il piccolo principe riccio.
Ahi-

venerdì 15 ottobre 2010

Hay un lugar al que me voy cuando estoy triste

Sarei stato un compositore decente?
Sono una casalinga accettabile?

Sono abbastanza sveglio da non domandarmi mai più niente di simile?


Non sono poi così bravo a cantare- sono sciatto, come in qualunque altra cosa.
Ora vorrei solo...
A quest'ora, mi accontenterei di un cornetto caldo e di un bacio.

venerdì 3 settembre 2010

Aspetta ancora un giorno solo

Come uno di quei cattivi schizzati dei telefilm, me ne sto nella mia poltroncina ad ascoltare l'opera.
Penso al mio amico fra gli amici che dopodomani prenderà un aereo e andrà in Portogallo a vivere una nuova avventura. E io che non gli ho mai detto... meglio così.
Penso alla luna che ho visto prima chiudendo gli scuri, e alle nuvole d'acqua, che sono molto meglio delle nuvole di acido su Venere e mi sento tutto sommato contento di essere nato su questo sasso umido.
Poi penso a tutto, e mi sento un poco a disagio- vorrei essere un lupo mannaro. O forse è solo il brandy da pochi soldi.

lunedì 30 agosto 2010

I'm marvellous

Poi le cose finiscono, e non resta niente: un pensiero, un ricordo e qualche voglia.

Così Riccardo in realtà è Carlo, ma lo vorrei lo stesso su di me; Stefano è simpatico e mi ha abbracciato salutandomi e chiedendomi se non ci saremmo rivisti mai più. Eravamo tutti e due ubriachi?

La notte che la festa finisce mi avvilisce e non mi rimane che stringere l'aria fredda dell'autunno che mi spinge via verso nuovi tempi, nuove persone. Però-
Io non ci sono stato male in quest'estate. Peccato per la mia vecchiezza e per l'inconcludenza- Amen.

giovedì 26 agosto 2010

He ate my heart

Già sulla discesa fisica e mentale di una bicchierata di benzodiazepine da sonno, l'idea di spararmi nelle orecchie Lady Gaga fino ad averne la testa piena.
E nella nebbia musicale, me ne esco a chiudere gli scuri- nebbiolina da afa tutto intorno, riflesso di luce di luna piena, la mia erezione che ancora non se ne va dalla fantasia di cinque minuti fa.
Spengo tutto, spengo anche un pensiero dopo l'altro, spengo anche questo computer.
Voglio restare solo nella confusione seducente di questa musica impazzita e poi di colpo sparire per qualche ora.
That boy's a monster.

mercoledì 25 agosto 2010

Your fates are vicious and they're cruel

Un'altra notte di luna piena mi fa pensare al mio corpo e al mio sesso. Un richiamo? Forte e insinuante, sotto i campi pieni di umidità e granturco maturo, nei fossi stagnosi, sugli argini popolosi di grilli: la luce della luna è il mio rivale, scivola nelle fessure e mi viene a trovare.
Io che ho il sesso l'ho fatto a ventiquattro anni suonati, quando avevo già provato tutto l'inutile dell'età adulta. Dare un dolcetto di pasticceria a chi si è mangiato quindici frullati industriali.

Un gran vuoto mi lascia ogni volta la luna, una gran sete e una gran fame che non è di vampiro solo o di lupo mannaro. E la disperazione, che tengo distillata in una fiala mescolata tra le altre insignificanti, vibra e vorrebbe spaccare il vetro e sperdersi su tutto per- meglio non dirlo, che forse si calmerà così, senza far nulla.
Eccetto questo post

venerdì 13 agosto 2010

Se fossi più simpatica, sarei meno antipatica

Una delle cose belle dell'uomo con cui sto?
Ti scopa anche se stai sopra.
Sembra una cosa scema, ma non lo è. La posizione volgarmente detta "smorzacandela" (c'è sempre qualcosa di avvilente nella terminologia sessuale... maledetti cristiani sessuofobici) in qualche modo attribuisce a chi sta sopra un ruolo "attivo"- e invece no, la cosa bella è che spinge da sotto, sempre lui.
A me non piace star sopra: perciò, ben venga chi spinge comunque.
Però- boh boh boh... magari se ogni tanto riuscissi a spingere un po' anch'io.
Impossibile, neh?
Già.
Se il quadro fosse tondo...

giovedì 12 agosto 2010

Vanno in giro da soli con la notte tra i denti

Certamente avrei potuto incontrarti tre o quattro secoli fa in quella villa alla curva del piccolo fiume.
Tra le edere, i cespugli, i fiori selvatici mi perdo a cercare te e me nascosti dalle colonne dell'ingresso, alla luce delle candele... una festa, un cantante e due archi, un liuto.
Mi scivoli fra le mani sorridendo senza capire che sono mesi che ti guardo e che fuori, tutto è buio e ci sono così tanti fossi che uno andrà bene per sdraiarci insieme.
E anche stasera sorridi e basta, senza neppure vedermi davvero: io seduto qui, tu là, e di nuovo non succede nulla. Te ne vai, nell'ombra dei pannelli di fórmica che dividono il palco dalla zona privata, scivoli via di nuovo senza sentire che sono secoli che ti guardo, che fuori è tutto buio...

venerdì 6 agosto 2010

Io ti vorrei tutto preso dal sesso

Io con le malattie non ci so fare: sono sempre stato bene, a parte qualche stupidaggine, e ho disprezzo per i medici, perché non mi sono mai serviti davvero. È una situazione imbarazzante, perché la maggior parte delle persone che conosco ha una storia clinica interessante: io non so mai cosa dire.
Certo, se vogliamo, un paio d'anni di incontri con una terapeuta dell'ABA forse potrebbero essere menzionati, ma i disturbi interiori senza un'evidente manifestazione non interessano nei salotti.

Una volta ho preso sotto un gatto, ma non volevo. Ci sto male ancora adesso e maledico quel gatto che è saltato sotto le mie ruote senza darmi il tempo di far nulla.
Così vi maledico, voi, uomini. ragazzi. maschi- che vi mostrate ai miei occhi, che vi fate travolgere dal mio desiderio per morire un istante dopo senza darmi il tempo di allungare una mano, di sfiorare un labbro. Malati delle vostre insondabili profondità, delle vostre meraviglie miserabili.

mercoledì 4 agosto 2010

I wasn't born for the rose and pearl

Tirava il vento e pioveva, ma sotto la tenda non arrivava nulla e mi divertivo di più a ballare con quell'aria da temporale che aveva rimandato già tanti a casa e che mi fa sempre sentire così al mio posto.
Una volta tanto non ero l'unico a battere il tempo da solo con l'aria demente e mentre mi guardo attorno, svagato, un ragazzo moro con i ricci, gli occhi neri e quel sapor mediorientale... balla e ride, come se la musica gli parli e lo faccia divertire in un modo tutto suo. È nel gruppo degli amici di Davide, uno di loro mi riconosce e mi viene a salutare, convinto che io mi ricordi di lui- purtroppo no, ma non importa, sono più magro e più stronzo che mai, e mi unisco a loro.
Ad averlo così, a due metri, quel ragazzo strano che mi ricorda tanto ´Eemlich, fa urlare una parte nascosta dentro di me che darei un braccio e una gamba per stare un attimo con lui davvero e sentire la sua stessa musica.
Ma: il resto di me è ormai molto più saggio e sa che "don't wish, don't start: wishing only wounds the heart": mi affogo un poco da solo e dimentico ballando finché non finirà la musica di tutti.

domenica 25 luglio 2010

Alejandro, Alejandro

Altra notte di festa, notte di ballo. Notte di folla, che straboccava come le formiche intorno ad un cartone vuoto del latte.
Mi piaceva l'idea che tu mi seguissi e che mi cercassi a dispetto suo- intanto, il dotto filosofo parlava di una cazzata da lui inventata e il colto pubblico si contorceva di intellettuale piacere carnale sulle sediole di plastica blu elettrico. Probabilmente il blu era elettrificato sul serio.
Vedi te le cose... il mio cervello si è adattato in tanti anni alle miserie psichiche a cui l'ho costretto e ora che mi servirebbe com'era: un cazzo! Ormai è buono solo per ricordarsi le canzoni della Carrà.
E il tuo odore che mi fa morire, e tu che lo sai ma non capisci la fatica che faccio per non farmi umiliare anche da te e per non finire ad odiarti tanto quanto la parata di scimmiette ammaestrate che mi hanno appeso sul muro di banano dei loro trofei.
Ti bacerò. E sarà una sonora stronzata.

venerdì 23 luglio 2010

Notte, vai! Ricoprilo coi sogni miei- cancella dai suoi occhi lui... vorrei, vorrei, ma non succede mai.

La notte va, e dove se ne va?
Forse nel Tombino CosmicoTM dove scivola via tutto. Sì, sono piuttosto sicuro che sia così. Che poi, pensate: essere "piuttosto sicuri"; che idiozia. O sei sicuro o no, non esistono le sfumature in queste cose.
Perciò, se penso che ti amo, è proprio così. Se proprio vuoi, cavilliamo sul senso di "amare"- per me è una cosa semplice, se ti sto vicino e non ho voglia di scappare urlando o di impiccarmi al primo parapetto come il mio prozio, ti amo. Non sembra una grande definizione, ma probabilmente non mi hai mai visto scappare urlando (e non conosci il numero di persone da cui scapperei in quel modo (679, tanto per dirlo)).
E per te, "amare" che cos'è?
So che ti piacciono i Barbapapà di 'sta minchia. Guarda che non è un barbatrucco, fanno schifo sul serio. "Mollalooo!"
Ma- mi sovviene, ho cambiato il mio corpo! Sono anch'io dunque un barbatrucco maledetto! Venti chili che mi separano per sempre dai tuoi.
Che vita di merda.

giovedì 22 luglio 2010

Laia ladaia sabatana avemaria

E ci sono volte che si vorrebbe solo un paio di mani nei pantaloni- e non sono le proprie.
Ma le mani sono spesse occupate, il mondo è un oceano di pantaloni e mutande e due mani sono troppo poche.
Le compatisco, quelle mani belle che non sanno dove andare.
Vorrei essere una sirena per le tue mani, ma sono sicuro che si scanserebbero, fingendo di aver equivocato: "pensavamo la sirena di un'ambulanza, forse la polizia. E se erano i pompieri? Sai, siamo mani piene di coscienza civica!"
Bastonato e deriso, ma senza cattiveria. Per la madonna, cantiamoci sopra comunque- e sabatana sabatana porca puttana.